mercoledì 23 dicembre 2015

18 dicembre 2015 - Ma bouche dans les bras

Il 18 dicembre scorso ha debuttato alla Nave, nel Parco Culturale le Serre di Grugliasco, lo spettacolo firmato Denise Zucca e danzato dalla Junior Company dell'omonima scuola di danza, "Ma bouche dans les bras". Inserita nella rassegna "Natale Insieme", organizzata dalla Proloco Grugliaschese, la serata è stata dedicata - grazie alla collaborazione con il Comitato Se Non Ora, Quando? - Grugliasco - al tema, tanto delicato quanto attuale, della violenza sulle donne.




Parlare di questi temi non è mai facile. Farlo nei giorni che precedono il Natale - mentre intorno è tutto un turbinio di luci e di auguri - lo è ancora meno. Decidere di farlo rendendo protagoniste giovani donne - e giovani uomini - che hanno dai 9 ai 19 anni - sembra una sfida impossibile.
E' però questa la sfida raccolta da Denise Zucca - cofondatrice del Comitato SNOQ di Grugliasco - che ha inteso portare in scena frammenti di vita, spesso raccolti nei racconti di donne reali a lei vicine, ritenendo che proprio ai giovani è necessario rivolgersi e che, per farlo, è necessario trovare linguaggi nuovi.

Le giovani danzatrici di "Ma bouche" sono state le prime depositarie del messaggio. Interpretare un ruoli di questo genere comporta infatti un grande sforzo di immedesimazione. 
Coinvolgere le loro madri è stato il secondo passo. Perchè di questi temi è necessario parlare innanzitutto in famiglia. 
Mettere in scena lo spettacolo davanti ad un pubblico, certamente amico, che si aspettava una serata di festa è stato il terzo difficile passo.

L'accoglienza - al di sopra delle aspettative - ha dato a tutte noi la certezza di aver fatto la scelta giusta.

Ora - sperando nella collaborazione delle persone che hanno dimostrato di credere in noi - "Ma bouche" dovrà trovare nuove strade per raggiungere nuovi pubblici. Penso, perchè sono convinta che un messaggio da giovane a giovane raggiunga con più facilità il suo obiettivo - soprattutto ai ragazzi delle scuole. L'idea è da sviluppare e deve prendere corpo, le difficoltà da superare saranno certamente molte, ma l'importanza del tema della prevenzione è tale, quando si parla di violenza e di educazione all'affettività, che varrà certamente la pena di impegnarsi.
Ringrazio di cuore:
Gianna Pentenero, Silvana Accossato, Roberto Montà, Gabriella Borio, Anna Cuntrò per la presenza, il sostegno che ci hanno dato e quello che vorranno ancora darci;
Denise Zucca e la Junior Company, per la competenza, il talento, l'impegno e i sacrifici a cui sono andate incontro credendo in questo progetto;
Sonia Rossato e le colleghe del Centro Donna, Laura Sandrone e l'Associazione Firmato Donna di Pianezza per la presenza e la collaborazione;
Laura Onofri, referente di SNOQ Torino per aver diffuso questo evento alla rete istituzionale e tramite il sito SNOQ;
Maura Fassio e Simonetta Rho per averne parlato a Buongiorno Regione di Rai3;
Valentina Innocente per la collaborazione e la professionalità prodigate;
Paola Bonetti, Cristina Bergaggio, Stefania Pederiva e, ancora, Denise Zucca per aver creduto nel Comitato Se Non Ora, Quando - Grugliasco.

 

domenica 22 novembre 2015

26 Novembre 2015 - SNOQ Grugliasco e la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una data importante, perché importanti e tragici sono i numeri che rappresentano tale fenomeno in Italia e nel mondo.
La violenza ha tante facce, tanti modi di essere agita, molti modi differenti di essere giustificata, tollerata, minimizzata, ed è per questo che diventa sempre più necessario parlarne: perché sempre più persone, donne ma anche uomini, siano in grado di riconoscerla e smascherarla.
In questi giorni si moltiplicano ovunque le iniziative nate proprio a questo scopo: ricordare, raccontare, suscitare reazioni, trovare soluzioni - ammesso che sia possibile trovarne. 
Anche SNOQ - Grugliasco si è impegnata in questo senso. Perché - anche se un Comitato spontaneo non è in grado di dare risposte - è sicuramente in grado di fare le domande, raccontare le storie, suscitare emozione e sdegno nelle persone che riesce a coinvolgere sperando che da quello sdegno nasca un cambio di mentalità e una maggiore consapevolezza della dignità femminile.

Il 26 novembre alla Chalet del Parco Culturale Le Serre SNOQ - Grugliasco parteciperà ad una serata organizzata dalla Presidenza del Consiglio Comunale e, all'interno di un più ampio dibattito sui diritti umani, avrò il compito di parlare della situazione femminile in Italia.
Così come si è prefisso fin dalla sua fondazione il Comitato userà due linguaggi diversi: la parola, nel corso del dibattito, e la danza, grazie ad un estratto dallo spettacolo Ma bouche dans les bras, ideato e diretto da Denise Zucca.


Nel pomeriggio del 3 dicembre, nella sala Polivalente di Villa 5 a Collegno, avrò il piacere di presentare SNOQ Grugliasco all'interno di un ampio dibattito che vedrà confrontarsi chi, sul nostro territorio, veramente mette in pratica strumenti di prevenzione, controllo e repressione della violenza di genere e chi su di essi deve legiferare.

L'importanza di questi due incontri - a nostro avviso - non sta solo nell'importanza dei temi trattati e nella autorevolezza dei relatori: è infatti soprattutto la consapevolezza di dover affrontare il tema nella sua complessità sforzandosi di lavorare insieme a dar loro valore aggiunto.

Ma il nostro impegno non finirà qui. Il Comitato sta infatti lavorando ad un altro appuntamento previsto per il 18 dicembre, di cui scriverò presto.


lunedì 16 novembre 2015

16 novembre 2015 - Un pensiero per la Francia

Dopo i gravi attentati terroristici avvenuti in Francia negli scorsi giorni il Consiglio Comunale di Grugliasco ha sentito la necessità ed il dovere di dedicare un minuto di silenzio alle vittime e la propria solidarietà ai Francesi tutti ed in particolare agli abitanti della città gemellata di Echirolles.

Il Consiglio Comunale di Grugliasco, a seguito degli ultimi drammatici attacchi terroristici che hanno coinvolto donne ed uomini liberi di ogni età, etnia e religione, si raccolgono assieme alla comunità Grugliaschese ed esprimono profondo cordoglio e  ferma condanna per la violenza perpetrata.
Ognuno di noi si deve sentir colpito, gli attentati che stanno coinvolgendo ogni angolo di mondo colpiscono direttamente la nostra civiltà così come già hanno colpito, in altre parti del mondo, la civiltà pacifica del vero Islam; a tal proposito, nell'opporsi a questo modo di pensare e di agire, invitiamo il Sindaco e la Giunta ad esprimere forte senso di vicinanza agli amici francesi della Città gemellata di Echirolles.

mercoledì 14 ottobre 2015

La scuola Europa Unita e il mondo visto dai bambini

Resoconto personale della commissione LL.PP del 30 settembre 2015


Arrivo in ritardo in commissione lavori pubblici – d’altra parte non ne faccio parte e la mia presenza è dovuta solo ad interesse personale e politico – e trovo, dispiegate sul tavolo centrale, le carte relative alla pista ciclabile che collega il nucleo centrale di Grugliasco con il Gerbido. Purtroppo ho perso la discussione sul tema ma ripercorro mentalmente le immagini del cantiere in pieno svolgimento e dentro di me gioisco per essere finalmente arrivati alla realizzazione di questa infrastruttura da tempo attesa dai ciclisti grugliaschesi (e non solo). 
Mi soffermo un momento in più per capire bene come si è risolto l’attraversamento di corso Allamano, vero punto critico dell’intero percorso: la soluzione adottata non appare lineare sulla carta, ma concordo sul fatto che è quella che minimizza i rischi per i ciclisti.

Nel frattempo è iniziata la discussione sui tempi di apertura della scuola Europa Unita.  Chiarita esaurientemente la situazione del cantiere e la disponibilità dell’istituto scolastico al trasloco (ma non nelle vacanze di Natale, come è stato loro proposto) un consigliere di minoranza chiede delucidazioni su alcune scelte progettuali, in particolare sulla forma del tetto – ritenuto inidoneo ad un centro storico – e sui colori scelti per la facciata.

Naturalmente la risposta ufficiale viene data dall’Assessore competente ma la Dirigente LL.PP. ricorda che il colore è stato scelto dalla tabella colori relativa al centro storico allegata al Regolamento Edilizio cittadino, a suo tempo approvato dal Consiglio Comunale. Gli uffici, dopo aver individuato in tale tabella una rosa di 3 colori, ha sottoposto la scelta finale ai futuri utenti della scuola (gli studenti della scuola Europa Unita) e a coloro i cui locali si affacciano sul cortile comune alla scuola. Il risultato è di forte impatto visivo, di quelli che o si amano o si odiano, ma – anche se non lo dico in commissione – sono pronta a scommette che col tempo saranno sempre di più le persone che ameranno questo colore e vi si riconosceranno (ricordo ai commissari presenti che siamo tutti talmente abituati a riconoscere le case cantoniere dal colore rosso mattone che le distingue che non si sentono mai critiche riferite a tale scelta).

Il discorso riferito alla forma piana del tetto risulta più complicato. Personalmente ritengo che dietro le perplessità relative a tale scelta architettonica vi sia la scarsa propensione a studiare e ad osservare l’architettura contemporanea mentre risulta molto più diffusa la conoscenza del patrimonio architettonico storico. Mi sento di osservare a tale proposito che quando un architetto si cimenta nella progettazione di un elemento architettonico da inserire in un contesto storico e ben strutturato o è bravissimo ad interpretare in chiave moderna le tipologie costruttive tradizionali e/o storiche oppure fa bene a evitare falsi storici scegliendo un linguaggio architettonico contemporaneo.
Osservo inoltre – e l’ho detto in commissione – che in tutte le epoche ci sono state persone che si sono opposte alla realizzazione di edifici moderni all’interno dei centri storici. La modernità e la contemporaneità nel paesaggio urbano sono infatti spesso stati percepiti come intrusioni prive di qualità architettonica. Naturalmente la commissione LL.PP. non è il luogo giusto per valutare la qualità estetica di un edificio: io stessa – pur essendo un’addetta ai lavori - non mi ritengo in grado di liquidare in una discussione di mezz’ora un tema così complicato e ricco di valenze diverse. Ritengo però importante non lasciarsi limitare dalla paura della modernità: per questo ho ricordato ai colleghi commissari come un gruppo di intellettuali francesi, nel 1889, finita l’Esposizione universale che celebrava i 100 anni della Rivoluzione Francese, avesse scritto un documento alle autorità parigina per chiedere l’abbattimento della Torre Eiffel, ritenuta fonte di degrado estetico della città.

A questo punto la discussione è proseguita affrontando un altro importantissimo aspetto legato alla ormai prossima apertura della scuola Europa Unita: il traffico veicolare generato nelle ore di entrata ed uscita degli studenti. Dopo uno scambio di opinioni – che concordavano sulla necessità di svolgere attente valutazioni in merito – ci si è lasciati con l’intenzione di affrontare successivamente il tema avendo a disposizione le proposte progettuali di risistemazione superficiale della piazza.


L’intera discussione è stata veramente interessante. Un solo rammarico: sarebbe stato auspicabile che tutti i consiglieri presenti ritenessero importante rimanere fino alla fine della discussione, vista anche l’importanza dell’ultimo argomento trattato. Purtroppo non è stato così. Evidentemente gli impegni personali hanno impedito a qualcuno di fermarsi. Poco male: a turno capita a tutti di avere dei problemi.

PS: la mia bimba frequenta il primo anno all'Europa Unita. Ha sperato fino all'ultimo di poter iniziare già quest'anno ad andare nel nuovo edificio. Due giorni fa percorrendo via Cotta ha alzato gli occhi e si è messa ad urlare "Mamma ma la mia scuola è quasi finita ed è bellissima!!!!". Mi sono limitata a sorridere e a pensare che il mondo, visto dai bambini, è proprio diverso da quello che vediamo noi.

mercoledì 7 ottobre 2015

7 ottobre 2015 - E ora, per favore, prendete le distanze.

A due giorni dal Consiglio Comunale durante il quale il Sindaco Roberto Montà è stato minacciato da chi si oppone alla trasformazione in REMS della struttura psichiatrica esistente a Grugliasco con la frase "tanto sappiamo dove abiti" sulla sua auto sono stati trovati dei bossoli di proiettili

C'è una cosa che penso da tempo: chi fomenta sa quando fermarsi, chi agisce è convinto di guadagnarsi la stima dei fomentatori (nel più stupido dei casi) o di potersi nascondere dietro di loro (nel caso peggiore). Io credo però che tra chi agisce e chi fomenta non ci sia uno meno colpevole degli altri.


Non riesco neanche a immaginare cosa possa passare per la testa di chi si procura dei bossoli (come? perchè? da chi?) e li fa trovare sull'auto di un Sindaco a cui contesta qualcosa. Che cosa poi? Di non aver contrastato l'azione di un ente pubblico che agisce a norma di legge.
Ora non è neanche più il caso di entrare nel merito della questione. Non si tratta più del giusto o dello sbagliato. Si tratta di voler agire in sfregio della Costituzione, della Democrazia e del potere che è dato dalla rappresentanza. Si tratta di voler appagare il proprio ego che alla fine deve essere preponderante sulle ragioni degli altri.
Si smette anche di cercare il consenso anzi, ci si aliena tutta la parte sana della società.
Questo almeno mi auguro. Mi auguro che tutti coloro che dissentono con l'Amministrazione (che pure nel caso specifico non aveva modo di incidere sulle decisioni) ma conoscono il valore della Democrazia prendano le distanze da questo gesto e da chi - presumibilmente, ma presto ci saranno conferme o smentite - lo ha compiuto.

lunedì 5 ottobre 2015

5 ottobre 2015 - Democrazia e paradossi - le sceneggiate in Consiglio Comunale

Come ha scritto il Capogruppo del PD di Grugliasco Raffaele Bianco: Queste sono parte delle monetine che ci hanno lanciato contro, assieme a volantini, urla ed insulti, gli "amici" occupanti/abusivi del centro sociale del barrocchio. Una volta allontanati hanno pure minacciato il Sindaco: "sappiamo dove abiti, ti conosciamo!"



... e parlavano pure di democrazia...

La scena a cui ho assistito stasera, mio malgrado, in Consiglio Comunale ha dimostrato in maniera lampante come quando si coalizzano interessi diversi - la paura degli squatter dei maggiori controlli sul territorio che inevitabilmente la REMS porterà e la ricerca convulsa di motivazioni per attaccare l'Amministrazione da parte di certa minoranza - sia facile scadere nei luoghi comuni arrivando addirittura ad essere incoerenti.
Alla fine si arriva ad autoconvincersi che un Sindaco abbia il potere di impedire all'Asl di fare manutenzione ad una propria struttura, esistente e quindi già autorizzata ... oppure che le REMS, portando lavoro, avranno come ricaduta il fatto che i malati psichiatrici recuperati saranno dichiarati ancora malati per non dover licenziare nessuno.
Stasera il Consiglio Comunale - nel suo complesso - è stato particolarmente saggio nel non rispondere alle provocazioni, resta il rammarico relativo alla strumentalizzazione di parte, ai danni causati alla Città imbrattando muri e disturbando il funzionamento democratico dei lavori consiliari e delle paure fatte serpeggiare ad arte tra la popolazione che, finora, non sapeva neanche di avere una struttura psichiatrica nel proprio territorio.
Infine vorrei stigmatizzare le minacce rivolte al Sindaco, offrendo a lui tutta la mia personale solidarietà.

mercoledì 17 giugno 2015

17 giugno 2015: Il mio intervento in Consiglio Comunale sulla revisione del Piano Regolatore

Si vota stasera l'adozione della Proposta Tecnica del Progetto Preliminare della variante generale di revisione del P.R.G.C. di Grugliasco. I temi trattati sono veramente tanti. Il mio intervento al proposito propone alcuni spunti di riflessione.

Vorrei fare alcune riflessioni

La prima è che dobbiamo sentire come un dovere l’eliminazione dell’inerzia dovuta a strumenti non più aggiornati o tra loro contrastanti: e chiunque, da cittadino che abita o lavora a Grugliasco, o da professionista, abbia avuto a che fare col piano regolatore di Grugliasco sa che questo lavoro, di cui ora l’amministrazione si è fatta carico, era assolutamente necessario e non più rimandabile.
Mi riferisco ad operazioni di per sé semplici, come il recepimento di una normativa nuova o di livello superiore all’interno del piano regolatore, che se non sono fatte - come si sta proponendo ora - in un unico passaggio asseverato dagli uffici ma devono essere, di volta in volta, ricostruite dai professionisti, possono portare non solo ad un aggravio di tempi e di costi ma anche a letture e interpretazioni diverse del sovrapporsi di normative.

La seconda è che la velocità di cambiamento della società si riflette in tempo reale sulla necessità di adeguare gli strumenti legislativi e quelli regolatori con analoga velocità: non possiamo infatti permetterci di limitare le possibilità di sviluppo del territorio – e sia chiaro che non sto parlando di incremento edificatorio, ma più in generale di flessibilità degli strumenti – per inerzia: ecco allora che mentre plaudo alla decisione dell’amministrazione di aggiornare la cartografia e le destinazioni d’uso di alcune aree - in particolare penso alla riduzione di superficie destinata all’università) continuo a pensare che si debbano fare tutti gli sforzi possibili per sollecitare alla regione una nuova legge urbanistica che non sia solo di tipo 2.0, come si dice in gergo, ma anche 3 o 4.0, separando finalmente le decisioni a lungo termine (strategiche) da quelle legate al mandato amministrativo.

La terza considerazione è in realtà un complimento, che rivolgo agli uffici tecnici, perché ho spesso modo di confrontarmi con loro e posso affermare che le diverse modifiche proposte, in particolare quelle riferite alle schede e alle norme di attuazione, sono lo specchio della loro conoscenza del territorio, delle esigenze dei cittadini e della mutate condizioni di realizzabilità delle schede stesse: non sono infatti delle mere variazioni normative ma rispecchiano da un lato la capacità di ascolto dei tecnici – che cercano di venire incontro alle esigenze dei grugliaschesi - e, dall’altro, l’attenzione che pongono per evitare disequilibri e disparità di trattamento tra i cittadini e tra le diverse parti della città.

Vorrei ancora esprimere apprezzamento per quegli interventi che la variante definisce “di riqualificazione”: voglio infatti ricordare che una città riqualificata, nella quale i cittadini si identifichino, crea collaborazione nella conservazione del decoro urbano e - in generale - aumento della vivibilità e spirito di appartenenza.
E’ dimostrato da diverse esperienze infatti che, come in una spirale virtuosa, innescare il miglioramento della qualità di una parte di città induce nei cittadini un maggior senso di orgoglio e porta anche i privati e i singoli cittadini ad investire tempo e risorse per rendere più gradevole il luogo in cui si vive.

In particolare vorrei soffermarmi sull’importanza data alla riqualificazione delle borgate che, come noto, sono le aree di Grugliasco che maggiormente percepiscono una lontananza non solo fisica dal centro urbano: in particolare l’aver ottenuto la fermata dell’FM5 in posizione baricentrica tra le borgate Quaglia e Lesna e il complesso progetto di risistemazione della borgata Gerbido sono scelte che – una volta realizzate – daranno vero valore aggiunto alle decisioni che oggi stiamo prendendo.

Considero inoltre degne di nota le decisioni assunte dall’amministrazione in relazione all’area centrale: è assolutamente doveroso infatti saper distinguere tra norme che considerano un’area come omogenea e norme che sanno invece guardare alla realtà del singolo edificio; amministrare significa anche avere il coraggio di riconoscere le peculiarità del patrimonio fisico edificato definendo caso per caso se applicare o no norme vincolanti rendendo così fattibile una reale riqualificazione anche di tale area.

Per quel che concerne la realizzazione del Bastione ritengo positiva la decisione di riconfermare l’importanza di tale struttura che si configurerà, una volta terminato, come asse di distribuzione tangenziale principale, come elemento di difesa dal rumore veicolare e come vincolo fisico all’espansione urbana in quelle aree libere tutelate dal PTC e recepite da questa variante: il Bastione è, a mio parere, il vero elemento innovativo positivo nella forma urbana di Grugliasco degli ultimi anni – penso all’importanza del collegamento diretto che creerà tra corso Allamano e l’Università, e, per questo, non portarlo a termine sarebbe un grave errore.

Termino affermando che ritengo corretto e coerente con l’impianto della variante aver proceduto ad una verifica del dimensionamento del Piano regolatore che ci consentirà, nei prossimi anni, di prendere decisioni avvedute, avendo sotto controllo il rapporto tra numero di abitanti insediati e aree per servizi loro offerte, e – in analogia – attività economico-produttive e aree di servizio dedicate.

Muffin e SNOQ Grugliasco: ovvero l'impegno comune per un mondo a misura di donna

Ieri sera ho avuto l'onore di presentare Se Non Ora, Quando - Grugliasco nel corso dello spettacolo di fine anno della Scuola di Danza di Denise Zucca, una delle fondatrici del Comitato.
Questo spettacolo, dal titolo "Muffin", ha trattato due importanti temi sociali: l'infanzia negata (prendendo spunto dalla storia di Michael Jackson) e il rapporto delle giovani donne col cibo e col proprio corpo.

Due temi assolutamente coerenti con l'impegno del Comitato, che sottolineano il senso di responsabilità e coerenza con cui Denise Zucca affronta il proprio lavoro.

Per questo motivo il mio intervento, che riassumo qui, prende spunto proprio da questo rapporto per invitare il pubblico presente ad unirsi a noi partecipando alle attività del Comitato, perchè Se Non lo fanno Ora, Quando lo faranno?

"Quando Denise Zucca mi ha chiesto di presentare il Comitato SNOQ di Grugliasco mi è venuto spontaneo chiedermi cos'è che fa di Denise - e della sua scuola - una donna di successo.
Tutti noi sappiamo che Denise forgia i corpi delle nostre figlie e che ne tempra il carattere chiedendo loro il massimo e che lo fa partendo innanzitutto dal dare loro l'esempio poichè pretende il massimo anche da se stessa.
Ma c'è qualcosa di più: Denise non si accontenta di insegnare una tecnica, un portamento, un’espressività ma pretende un contenuto, una motivazione per cui ballare.
Ho assistito a tanti saggi di danza, serate in cui si susseguivano balletti di pochi minuti, classe per classe. Noi tutti sappiamo che i saggi della scuola di Denise non sono così, ma sono dei veri e propri spettacoli sviluppati intorno a temi che servono a far riflettere noi e i nostri figli sul futuro che offriamo loro. 
Ma quest’anno Denise ha scelto di palesare anche in altro modo il suo impegno di donna per le donne e con me, e con altre amiche, ha fondato il Comitato Se Non Ora Quando di Grugliasco.
Un Comitato è un libero raggruppamento di persone che si riconosco in obiettivi comuni e che decidono di lavorare insieme per raggiungerli. I Comitati se Non Ora Quando – che insieme formano una grande rete che unisce tutta Italia (ne abbiamo uno qui a Venaria, c’è a Druento, ci sono a Moncalieri e Nichelino e naturalmente c’è il comitato storico di Torino) – hanno come obiettivo comune prioritario interrogare le coscienze e cambiare il modo di pensare alle donne e al loro ruolo nella società, dare loro dignità e parità, riconoscerne le peculiarità, le esigenze, le specificità.
Ecco allora che il motivo per cui sono qui stasera è chiedere la collaborazione di tutti coloro, donne e uomini, che sentano l’esigenza di creare per tutte queste bambine e giovani donne un mondo più adatto a loro, un futuro che non chiuda loro le porte e non renda vani i loro sogni.
Invito quindi tutti coloro che vogliano ricevere informazioni, provare a partecipare, proporre iniziative, a chiedere a Denise, a settembre, come unirsi al Comitato.
Vi chiediamo di mettervi in gioco come abbiamo fatto noi, perché anche questo esempio dato da Denise venga raccolto e imitato, perchè le nostre figlie - così serie ed impegnate questa sera - se lo meritano".

mercoledì 3 giugno 2015

19 maggio 2015 - Report della prima uscita pubblica del Comitato SNOQ - Grugliasco

Si è svolta il 19 maggio scorso la presentazione del Comitato Se Non Ora, Quando? di Grugliasco.




Il luogo scelto è stata la "Città Universitaria della Conciliazione", un luogo evocativo proprio perchè la "conciliazione" è quella tra i tempi della donna - e dell'uomo - dedicati alla vita pubblica e a quella familiare.
La serata è iniziata con la consueta (per l'inaugurazione di un nuovo comitato) proiezione del video di Cristina Comencini "Libere", video in grado di introdurre, da solo, gran parte dei temi e delle contraddizioni insite nella vita delle donne italiane di oggi e di ieri.

Madrina della serata è stata Laura Onofri, referente di Se Non Ora quandoTorino e coordinatrice storica dei comitati piemontesi. Lei ci ha raccontato la genesi dei primi tre comitati nati a Torino, Roma e Milano e del grande successo della manifestazione nazionale del 13 febbraio 2011.
Conduttrice della serata la giovane e brillante giornalista, collaboratrice di Repubblica, Carlotta Rocci, che ha voluto portarci una testimonianza parlando di come i temi trattati dai giornali cambino quando a guidare la redazione è una donna.

Tra gli interventi più toccanti, anche perchè non scontati, quello del Sindaco di Grugliasco Roberto Montà e dell'assessora al Lavoro Annà Cuntrò che - dal suo particolare punto di vista - ha introdotto il tema dell'incapacità dell'uomo maturo di affrontare l'umiliazione della disoccupazione continuando a sentirsi marito e padre.

Le ospiti presenti  hanno portato la testimonianza e l'amicizia di altre associzioni del territorio della Zona Ovest di Torino:

  • Lorena Zanfretta, rappresentante di Se Non Ora, Quando? - Venaria Reale, Comitato nato un anno fa ma che conta all'attivo già un buon numero di iniziative
  • Fiorella Codognotto, rappresentante di Donne ai Ferri Corti - Knit Cafè Collegno, che ha raccontato come da una passione comune - la maglia - si sia riuscite ad attrarre in manifestazioni pubbliche donne che mai avrebbero pensato di avere un ruolo sociale
  • Laura Sandrone, rappresentante di Firmato Donna di Pianezza, associazione culturale che promuove la parità di genere proponendo attività di generi  molto diversi tra loro.

Hanno partecipato inoltre due associazioni grugliaschesi: L'ora del te, rappresentato da Laura Trombetta e Musica Insieme, rappresentata da Concetta Rinaldi. Entrambe si sono messe in gioco in prima persona, raccontando scelte personali coraggiose o parlando della propria esperienza familiare di madri e di mogli.

Da tutti loro il Comitato ha ricevuto stimoli, incoraggiamento, idee per impostare iniziative oltre che ulteriori argomenti di riflessione e motivazioni che ci fanno pensare di aver intrapreso un giusto cammino.

Tra le tante persone che vogliamo ringraziare l'assessore Gabriella Borio, Angela Massaglia e Giovanni Demarco, Marco Cucchietti e Debora Pagano, la fotografa Benedetta Ciampi.

martedì 26 maggio 2015

Se Non Ora, Quando? - Grugliasco - Il perchè



Ci sono cose che nascono da esigenze che ci portiamo dentro per anni senza mai deciderci a metterle in pratica, poi un giorno capisci che è ora di agire e, in poco tempo, recuperi il tempo perduto.
Fondare il Comitato Se Non Ora, Quando? di Grugliasco per me è stata una di queste cose.
Le discriminazione di genere noi donne ce le portiamo addosso tutta la vita, dal giorno stesso in cui nasciamo. Ci siamo talmente assuefatte che spesso non ce ne accorgiamo neanche.
Leggiamo articoli e sentiamo servizi televisivi, trasmissioni in seconda serata per non sconvolgere i bambini, che parlano di crimini efferati nei confronti delle donne e non ci rendiamo conto che è di noi che stanno parlando. Della nostra amica, della vicina di casa, di nostra sorella, di persone che crediamo "normali"  e che invece, forse, stanno vivendo situazioni drammatiche senza avere il coraggio di dircelo.
O forse siamo noi, in prima persona, a non voler vedere che certi comportamenti che tolleriamo in famiglia sono invece intollerabili, ingiusti, discriminatori, in alcuni casi anche pericolosi.
Eppure noi siamo donne adulte, abbiamo esperienze, responsabilità, cresciamo figli e figlie, in alcuni casi - come nel mio - siamo anche educatori di professione.
Ecco, Se Non Ora, Quando? - Grugliasco nasce proprio da questa consepevolezza: ho, abbiamo tutti, una responsabilità verso i nostri figli, le nostre figlie, i figli e le figlie degli altri, ed in qualche modo dobbiamo essere preparati a farcene carico.
Ho incontrato sulla mia strada, o forse me le sono andata a cercare, donne in cui riconoscevo lo stesso senso di responsabilità, la stessa consapevolezza di sè, la stessa capacità di non nascondere a se stesse alcun aspetto della vita. Sono donne diverse tra loro e da me, diverse in età e situazioni di vita, che però non hanno tentennato un attimo quando è stata proposta loro questa grande avventura.
Si chiamano
Cristina Bergaggio
Paola Bonetti
Stefania Pederiva
Denise Zucca



giovedì 14 maggio 2015

14 maggio 2015: con Luca Lotti a Venaria Reale, in sostegno alla candidatura a Sindaco di Salvatore Ippolito

Oggi il sottosegretario di stato con delega all'editoria Luca Lotti è stato a Torino per l'inaugurazione del salone del Libro. Approfittando di questa circostanza Luca ha voluto essere a fianco di Salvatore Ippolito, candidato PD a sindaco di Venaria Reale, e amico di vecchia data, e con lui e i candidati consiglieri, dopo aver pranzato, ha visitato la Reggia di Venaria.
Le parole positive che ha speso per il nostro candidato, il clima di amicizia che si respirava nel corso del pranzo, l'ammirazione per la Città e la sua Reggia, hanno fatto di questa occasione un momento non solo conviviale ma anche di ottimismo per il proseguimento della campagna elettorale.





giovedì 9 aprile 2015

Grugliasco - 17 aprile 2015 - Giuseppe Rizzo presenta la sua prima raccolta di poesie



Venerdì 17 aprile - ore 18,00
Chalet Allemand, Parco Culturale Le Serre, via Tiziano Lanza 31 - Grugliasco
Presentazione del libro “Emozioni e memoria”, poesie di Giuseppe Rizzo
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Giuseppe Rizzo, è il Presidente della Consulta antifascista di Grugliasco. A lui è affidata parte della memoria storica della nostra città e su di lui contiamo perché tale memoria non si disperda e continui a essere guida e monito per le prossime generazioni.

Grugliasco deve a Pippo - così lo chiamano tutti - il riconoscimento della Medaglia d’argento al Valore civile per l’eccidio dei 68 martiri di Grugliasco e Collegno.

Forse è stata la ricerca da lui svolta a questo scopo a renderlo sempre più sensibile alle ingiustizie del mondo, ma i fatti che lo hanno impressionato – la seconda guerra mondiale, la Resistenza, le nuove guerre come quella in Afghanistan, il terrorismo, l’11 settembre – in lui si sono trasformate in qualcosa di diverso.

Si è iscritto al liceo artistico, diplomandosi, ed esprimendo col disegno il suo sguardo sul mondo e poi, giorno per giorno, ha donato a tutti noi le sue emozioni, descrivendole con spontaneità nei testi (troppo umile Pippo per definirle poesie) che compongono questa raccolta.

La stima di cui Pippo gode appare evidente quando si guardano i nomi delle persone che hanno collaborato a questo lavoro: Claudia Boetto, a lungo stimata dirigente scolastica del territorio curatrice, Nino Boeti, consigliere regionale già sindaco di Rivoli, e Gianna Pentenero, Assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Piemonte, autori della prefazione.

Grazie Pippo!

lunedì 30 marzo 2015

Grugliasco - 30 marzo 2015 - Accordo sindacale sul futuro dell'asilo nido comunale

Il 14 febbraio 2015, scrivendo del Cantiere Bilancio 2015 del Comune di Grugliasco, affermavo che la proposta fatta dall'Amministrazione comunale era, appunto, solo una proposta, e che quindi avrebbe potuto essere modificata nel rispetto dei risultati da ottenere (un risparmio di circa 1,5 milioni di euro).
L'aspetto più contestato della proposta è stato di certo l'annunciata privatizzazione dell'unico asilo nido comunale. 
Nonostante la complessità della manovra l'opinione pubblica si è soffermata su quest'unico aspetto benchè avesse ottenute ripetute rassicurazioni che l'Amministrazione non avrebbe preso alcuna decisione se ciò avesse comportato una diminuzione dei posti di lavoro e che, anzi, si stava impegnando a mantenere invariati i servizi ai cittadini (sia in qualità che in quantità) senza alzare le tasse comunali.
Oggi, a poco più di un mese di distanza, dopo alcuni incontri con le parti sociali, è stato firmato un accordo sindacale che indica una strada condivisa da percorrere per cercare di conciliare le esigenze di bilancio e quelle dei cittadini - famiglie e lavoratori - coinvolti dalle possibili trasformazioni della gestione del nido.
Grazie alla professionalità di tutti, passo dopo passo, l'Amministrazione di Grugliasco si avvia a scrivere un bilancio che, nonostante i tagli, mantiene le promesse fatte.


venerdì 27 marzo 2015

8 aprile 2015 - Grugliasco affronta il tema della sicurezza dei cittadini


Non sono molte le cose che un Sindaco può fare per prevenire la delinquenza in città, perchè non ne ha le competenze, la risorse umane o quelle economiche. Ma di sicuro è suo dovere affrontare il tema, stimolare le Forze dell'Ordine, tenere aperta la comunicazione con i cittadini.
A questo scopo è stata indetta la riunione pubblica che si terrà mercoledì 8 aprile, alle 21,00, all'Auditorium di Viale Radich 4.

martedì 24 marzo 2015

A proposito di Metropolitana - intervento all'incontro "Metro dopo metro" promosso dall'associazione Metro Rivoli

Ieri, 23 marzo 2015, si è svolto a Collegno, su iniziativa dell'associazione Metro Rivoli, un incontro dal titolo "Metro dopo metro", per aggiornare il territorio e accogliere suggerimenti sull'avanzamento della progettazione del prolungamento della Linea 1 fino a Rivoli. In quella occasione ho avuto l'onore di parlare a nome di OvestAria, l'associazione che nei comuni a Ovest di Torino si propone (traggo dallo statuto) di:
  • promuovere il territorio ad Ovest di Torino nel contesto metropolitano;
  • valorizzare genti e luoghi rendendo protagoniste le persone, associate e non;
  • lo scambio sociale, ludico, ricreativo e culturale, prioritariamente tra i propri soci.
Questo il mio intervento, condiviso con il Presidente Vittorio Billera ed il direttivo di OvestAria.


Voglio porgere il mio più sentito ringraziamento all’associazione Metro Rivoli per aver organizzato l’incontro di questa sera, in cui ho il piacere di parlare non a titolo personale, ma a nome del direttivo dell’associazione OvestAria, nata da poco e avente come scopo istitutivo la promozione sociale dei territori ad Ovest di Torino. Questa sera il nostro presidente, Vittorio Billera, che non è presente per impegni formativi precedentemente presi, ha lasciato a me il piacere della prima presentazione pubblica. Io, personalmente, spero che questa sia solo la prima occasione per riflettere e/o lavorare insieme sulle tematiche che accomunano OvestAria all’associazione Metro Rivoli.

OvestAria ha visto con interesse e simpatia la nascita di Metro Rivoli perché le riconosce di aver centrato uno dei temi più importanti per lo sviluppo e la promozione di un territorio: la sua infrastrutturazione. Sappiamo tutti che la zona ovest ha una storia secolare di urbanizzazione, che è da sempre un asse viario fondamentale per il collegamento con la Francia e che - il tessuto manifatturiero prima, ed industriale poi, che si è sviluppato intorno a tale asse viario - è sempre stato un tassello importante dell’economia dell’intera conurbazione torinese.

Sappiamo anche però che l’attuale congiuntura economica, le nuove dinamiche del lavoro e degli spostamenti, i crescenti problemi della situazione ambientale mondiale (e locale, visti gli allarmi lanciati soprattutto sulla qualità dell’aria di Torino) necessitano un ripensamento, un nuovo modo di organizzare e infrastrutturare il territorio che tenga conto di una molteplicità di fattori.

La metropolitana a Torino è arrivata tardi, lo sappiamo tutti, ma per fortuna non troppo tardi. La brillante intuizione di integrarla con le linee della Ferrovia Metropolitana servirà a sanare questo gap temporale e porterà esiti che – sono pronta a scommettere – saranno apprezzati da tutti.
È però evidente che il sistema di trasporto pubblico locale metropolitano potrà considerarsi realmente compiuto solo quando sarà il frutto di un disegno esteso non solo alla ciambella dei comuni limitrofi a Torino, ma all’intero territorio della provincia.

Per questo, nel rallegrarci per l’aver ottenuto il prolungamento della linea 1 fino a Rivoli, dobbiamo vegliare e sollecitare sia un ripensamento della rete del trasporto su gomma sia la creazione di un sistema di interscambio di facile utilizzo per gli utenti. Non si tratta, infatti, solo di realizzare un numero adeguato di posti auto, ma di renderli facilmente accessibili, economici, sicuri e integrati con la città. Ogni nuova infrastruttura, infatti, non deve essere pensata fine a se stessa, ma resa un volano di sviluppo per i quartieri che la ospitano.

Se è provato che la metropolitana porta importanti vantaggi ai territori che attraversa, penso al valore degli immobili e all’accessibilità dei servizi che sono ubicati lungo la sua linea così come alle ricadute ambientali e a quelle legate al risparmio di tempo negli spostamenti e all’abbassamento dei livelli del rumore – dobbiamo evitare che gli attestamenti si conformino come enormi parcheggi inutilizzati nelle ore notturne e privi di quelle attrazioni che potrebbero invece renderli un piacevole luogo di sosta per i pendolari che vi parcheggiano. Dobbiamo evitare il rischio di trasformare parte delle nostre città in semplici strutture di attraversamento senza cogliere le opportunità che questa situazione ci offre. Naturalmente non mi sto per forza riferendo alla creazione di nuove realtà commerciali. 

Penso invece che le sistemazioni ambientali e le ricadute sugli abitanti debbano essere tangibili e quantificabili. Probabilmente il ruolo che un’associazione come Metro rivoli deve perseguire è quello di essere di supporto alle amministrazioni proprio su questi temi.

Mi permetto di suggerire, prima che inizi un nuovo anno accademico, di coinvolgere l’Università e il Politecnico su questo tema per far studiare le possibili soluzioni in tesi di laurea dedicate, magari prevedendo delle borse di studio ai progetti più attinenti alla realtà e giudicati maggiormente utili.
Una scelta di questo genere ci permetterebbe di avere da un lato elementi di conoscenza sulle esperienze estere o di altre città italiane che già abbiano valorizzato i loro quartieri grazie alle fermate metropolitane, dall’altro di avere soluzioni nuove e innovative per il restyling dell’esistente e la sua integrazione con le nuove strutture.
Pensiamo ad una immagine diversa e caratterizzante per ogni fermata, legata alle suggestioni del quartiere in cui si inserisce, e ad un ridisegno delle attività commerciali esistenti in un raggio di 300 metri attorno alla fermata stessa.

Infine l’associazione OvestAria, che stasera rappresento, pensa che il tema del prolungamento della linea 1 fino a Rivoli – proprio perché interesserà fisicamente solo i comuni di Collegno e Rivoli – debba essere riconosciuto come un tema veramente metropolitano; diventa quindi importante che il rappresentante della zona ovest in consiglio metropolitano (oggi Roberto Montà, domani qualcun altro) sappia - in quella sede - far prevalere gli interessi comuni su quelli particolari, dimostrando come i vantaggi che ne deriveranno saranno tali anche per il comune capoluogo, sappia insomma stimolare un dialogo intercomunale che coinvolga Torino e gli altri comuni limitrofi.

Se questo obiettivo sarà raggiunto avremo avviato la Città Metropolitana verso un corretto funzionamento, coinvolgente e coordinante, e ad una vera democrazia interna e Metro Rivoli, alla quale rinnoviamo i nostri auguri e la nostra disponibilità a collaborare, avrà raggiunto gli scopi istituzionali per i quali è stata fondata.


Termino, alla luce di quanto espresso finora, esprimendo un apprezzamento da parte del direttivo di OvestAria, alla proposta di istituire - sul tema del prolungamento della Metro fino a Rivoli - un luogo di confronto che coinvolga anche gli stakeolders del territorio.

sabato 14 febbraio 2015

Grugliasco Cantiere Bilancio 2015 - come tagliare oltre un milione di euro senza alzare le tasse ai cittadini


Come riporta l'articolo di oggi su La Stampa, dati i continui tagli da parte dello Stato, l'Amministrazione di Grugliasco ritiene necessario pensare per il Bilancio 2015 a una manovra strutturale, che assicuri una nuova sostenibilità e non si limiti a cercare delle entrate una-tantum.
La proposta dell'Assessorato al Bilancio, ora in discussione, è quindi una proposta complessa, che tocca tutte le voci di bilancio possibili, andando a vagliare tutte le possibili entrate. 
La situazione da affrontare è dunque, sperando di non dimenticare nulla, questa:

  • la spending review è già stata posta al centro dei bilanci degli anni passati e nessuna spesa sembra più tagliabile o comprimibile;
  • un'importante sforzo per incrementare la lotta all'evasione sta per essere messo in atto, appena saranno definite le strategie da applicare;
  • alcuni beni di famiglia (pensiamo ad immobili comunali, edifici o terreni edificabili) sono già stati messi in vendita ed altri lo saranno;
  • alcune società partecipate (Bioristoro, che fornisce i pasti della mensa, e la Nove, che si occupa del teleriscaldamento cittadino) saranno messe in vendita;
  • altre società partecipate saranno tra loro fuse per fare economia di sistema e massa critica;
  • il blocco del turn over è già attuato ove possibile;
  • l'affidamento in gestione del nido comunale permetterebbe un'ulteriore, importante, riduzione di spesa.
Detto questo però è importante sottolineare due aspetti positivi:
  • Grugliasco ha mantenuto al minimo consentito le tasse comunali;
  • l'Amministrazione non ha intenzione di fare alcun passo che porti alla diminuzione dei posti di lavoro;
  • l'Amministrazione non intende diminuire i servizi ai cittadini nè peggiorarne la qualità.
Essendo queste le premesse - quella presentata è una proposta, che può essere modificata nel rispetto dei risultati da ottenere - l'Amministrazione ha da qualche giorno iniziato le consultazioni, sindacali e tra i cittadini, per sentire pareri e ricevere suggerimenti.
Tra gli strumenti messi a disposizione dei cittadini per tali suggerimenti ci sono il link CANTIERE BILANCIO e l'indirizzo e-mail cantierebilancio2015@comune.grugliasco.to.it .

Naturalmente alcune interessanti controproposte sono già al vaglio e spero di poterne parlare in termini positivi già nei prossimi giorni, così come - nei prossimi giorni - proverò a raccontare il mio punto di vista su alcune delle misure previste.




mercoledì 7 gennaio 2015

Ciao Armando

Stamattina ho avuto l'onore di rappresentare la Città di Grugliasco ai funerali dell'amico Armando Crivelli.

Mi è rimasto però il rammarico di non aver portato avuto la presenza di spirito di dire anch'io le parole e i pensieri che avevo nel cuore e spero con questo post di colmare un poco questa mancanza.
A Grugliasco Armando è stato assessore ma è ricordato soprattutto per la sua militanza nel Partito Comunista e poi perchè la moglie Romana ha gestito per anni una palestra (io l'ho conosciuta in questa veste, qualche anno fa). Oggi la chiesa era gremita infatti non solo da tanti venariesi ma anche da tanti grugliaschesi con cui ha continuato a tenere i rapporti d'amicizia e tanti che non lo vedevano da anni ma che hanno sentito comunque l'intima necessità di venire a salutarlo di persona.
E Armando al rapporto con Grugliasco ci teneva molto, io stessa la scorsa estate l'ho accompagnato dall'Assessore alla Cultura per estendere anche da noi il progetto "Amici della biblioteca".
Armando però per me è stato, è sarà sempre, il primo curatore degli Appartamenti Reali del Parco la Mandria. Da lui ho appreso gran parte di quello che so sulla cultura aulica di quel luogo ma, soprattutto, da lui ho imparato ad apprezzare la cultura materiale dei luoghi e delle persone.
Le storie della comunità mandriana, la cultura dei minusieri, quella del cibo locale - povero ma ricco di storia, l'amore per la ricerca degli aneddoti e delle tradizioni... il suo lavoro è un testimone che - dopo il suo trasferimento alla Reggia - in Mandria nessuno ha saputo o voluto raccogliere. Si è detto che in periodo di ristrettezze economiche non ci si poteva più permettere iniziative che raggiungevano non pìù di un centinaio di persone alla volta (e pensare che spesso un centinaio di persone rappresentano un successo), che La Mandria era diventata un bene Unesco e ci si doveva comportare di conseguenza e tante altre cose che oggi, di fronte alla sua bara, hanno perso ogni significato.
Il mio auspicio è che il lavoro successivo, quello che Armando ha fatto per Venaria e che oggi è stato più volte citato e ricordato con ammirazione, non venga, ancora una volta, disperso.
Perchè, come è stato detto, Armando è quello che resta di lui, quello che ha fatto per la sua comunità e quello che ancora aveva in progetto di fare.
Io personalmente mi metto a disposizione di chi deciderà di raccoglierne l'insegnamento.

Passato e presente del Centro del Cavallo, bonifica e uso pubblico

Un commento a questo articolo mi pare d'obbligo.

Certo il progetto del Centro del Cavallo, così come allora elaborato dalla Direzione Regionale alla Cultura (leggi Alberto Vanelli) sembrava meraviglioso, ma non aveva fatto i conti con quello che si sarebbe rivelato il suo unico e grande rivale: la Cavalleria di Pinerolo. Due centri di tale portata infatti si sono rivelati troppi per la nostra regione e la politica interna al mondo equestre ha fatto il resto.
Poi si è aggiunta la crisi e la strada è stata segnata.
Aggiungo due parole sulla proposta avanzata dall'Amministrazione di Druento: è vero, molti di quei terreni andrebbero restituiti all'uso pubblico (io dico al Parco La Mandria, essendo area tutelata, ma questo non è il nocciolo della questione) ma prima bisognerebbe appurare se le voci che parlano di sottofondo dei galoppatoi e delle piste (anche quelle che sembrano prati) in materiale sintetico dicono il vero o no.
Perchè se così fosse bisognerebbe parlare di bonifica prima di ogni altra cosa.