lunedì 24 ottobre 2016

E dopo Manet è la volta del Concorso musicale Luigi Nono di Venaria Reale

Della fine che ha fatto la mostra di Manet sappiamo già tutti. Meno nota è la vicenda che interessa un'altro evento culturale, il Concorso internazionale di musica da camera Luigi Nono organizzato ormai da vent'anni dall'Associazione amici per la musica di Venaria Reale.
Per capire l'importanza dell'evento riporto parte del testo pubblicato sul loro sito:


"Tre sono i percorsi seguiti dall’Associazione:
1.   OPPORTUNITA' PER I GIOVANI - Il Concorso è dedicato ai giovani. Un premio speciale, promosso dal Comune di Venaria Reale, viene assegnato al musicista di maggior talento sotto i 20 anni...
2.  ATTENZIONE ALLA MUSICA CONTEMPORANEA - ...Un premio prestigioso è il Premio Novecento, assegnato al miglior esecutore di un brano di musica contemporanea.
3.    ALTISSIMA QUALITA' DEI CONCERTI E DEI PREMIATI - Le commissioni giudicanti sono sempre formate da musicisti di chiara fama: il trio di Torino, il trio Debussy, il trio Arché, il direttore d’orchestra Guido Maria Guida, il maestro Massimo Marin, il maestro Francesco Cipolletta, le prime parti dell’orchestra sinfonica nazionale della Rai, quali il violinista Giuseppe Lercara, il flautista Marco Iorino, la violista di fama internazionale Ula Ulijona Zebriunaite, il direttore d’orchestra, maestro Daniele Giorgi ecc.. Questo contribuisce a garantire un'assoluta imparzialità di giudizio oltre a una sicura qualità dei vincitori e dei premiati. Oltre al Concorso, l’Associazione organizza una STAGIONE MUSICALE, articolata su cinque o sei concerti di musica da camera eseguiti dai vincitori del Concorso oppure da musicisti di primaria importanza nazionale."

Ieri sera però è stato reso noto, nel corso della premiazione finale del concorso, che tale associazione ed il concorso stesso dal prossimo anno non saranno più legati alla città di Venaria Reale. Le motivazioni, come si può sentire nel video, risultano banali e pretestuose.
Dice il Presidente nel corso del suo intervento: "se le persone che hanno convocato le riunioni a quelle riunioni ci fossero venute" e da queste parole si capisce tutto il disprezzo che la giunta pentastellata sta dimostrando verso i cittadini che l'hanno eletta.
Ma non c'è niente di meglio che ascoltare dalla sua voce il commiato da Venaria Reale per comprenderne fino in fondo l'amarezza.
 




Preoccupa a questo punto il parallelismo con quanto sta accadendo a Torino: ovunque vengano eletti i 5star smantellano quanto trovano, prescindendo dalla qualità del prodotto culturale e dalle ricadute che hanno sulla Città e sui cittadini.
Viene da chiedersi se vi sia un disegno, un obiettivo non dichiarato, o se semplicemente - come un certo tipo di bambini ineducati - rompano i giocattoli per il solo fatto di fare dispetto agli altri bambini.

lunedì 3 ottobre 2016

COMPIERE GLI ANNI E ORGANIZZARE UN FLASH-MOB: come posso ringraziarvi tutti?



Il 29 settembre ho compiuto 47 anni. Un compleanno che mentre mi ricordava il tempo che passa mi ha anche fatta sentire fortunata perché mi sento bene come a vent’anni. Un compleanno iniziato con qualche giorno di anticipo con la mia splendida famiglia che non manca mai di starmi accanto.
Poi hanno iniziato ad arrivare i messaggi di auguri. Tanti, veramente tanti. E tra loro tutti diversi. C’è stato chi ha voluto anticipare, dimostrando di ricordare la data e di tenere all’amicizia, è arrivata la telefonata dalla Palestina (cosa che dopo 23 anni che non ci si vede mi ha riempita di gioia), e poi gli amici di una vita che sul gruppo whatsapp hanno sparato stupidaggini per mezza giornata sempre scherzando intorno al mio compleanno (ma con l’ottimo risultato di stabilire la prossima mangiata in agriturismo), c’è stato chi ci ha tenuto a telefonare e chi mi ha invitata a pranzo (sul grattacielo, che non è poco) e c’è stata l’amica che è passata dallo studio armata di crostata fatta apposta per me. 
Naturalmente la maggior parte degli oltre 400 auguri li ho ricevuti da persone che ne sono venute a conoscenza da facebook. Su questo dato si possono fare tante riflessioni, ma mi piace pensare che siano il segno di un apprezzamento delle cose che scrivo, delle opinioni che esprimo e delle iniziative a cui prendo parte o che organizzo in prima persona.
E poi è arrivato il 2 ottobre, data fatidica del FLASH-MOB IN ROSSO al quale ho dedicato tanto tempo e tanta energia. 
A mente fredda, ricordando la giornata di ieri, posso dire che la cosa più bella della giornata è stata sentirmi dire da tanta gente che non conoscevo che condivideva gli obiettivi del Flash-mob incoraggiando il Comitato a proseguire. Molti di loro sono arrivati in piazza con i bambini – dicendo che erano venuti proprio per loro, per il loro futuro e per la loro educazione – che hanno reso la piazza più allegra e hanno rafforzato le nostre speranza di riuscire a cambiare la cultura che ha generato la violenza di questi anni.
E allora, con questa soddisfazione nel cuore, voglio fare alcuni ringraziamenti.
Il primo ringraziamento va alle/ai compagne/i di percorso: le donne e gli uomini che da giugno ad oggi hanno aderito al Comitato facendo proposte, aiutandoci a riflettere sul da farsi, lavorando attivamente hanno dato a me e alle altre fondatrici la carica necessaria a portare a termine il tutto. Se ci penso mi sembra incredibile che non ci sia mai stata una discussione, anche quando qualcuna di noi non poteva dedicare tempo quanto avrebbe voluto e le altre han dovuto correre un po’ di più. 

L’Amministrazione comunale è stata eccezionale, non solo per la condivisione del da farsi da parte della Giunta ma anche perché ognuno – e mi riferisco in particolare ai dipendenti – ha contribuito a risolvere i piccoli intoppi che si sono succeduti.
Molta riconoscenza provo nei confronti delle Dirigenti scolastiche degli Istituti comprensivi di Grugliasco che si sono rese disponibili a veicolare il messaggio alle famiglie. Mi è stato riferito da amiche varie che nelle classi dei loro figli la distribuzione del volantino è stata occasione per affrontare il tema della violenza di genere.
Delle persone citate parte della Giunta comunale, la Presidente del Consiglio (titolare della delega alle pari opportunità), alcuni dipendenti dello staff del Sindaco e del settore Cultura, alcune Dirigenti Scolastiche ed insegnanti erano tra il pubblico.
Un ringraziamento va al Sindaco Roberto Montà che è giunto trafelato scoprendo che la manifestazione era appena terminata (il 2 ottobre a Grugliasco si sono sovrapposte almeno 4 manifestazioni diverse) ma che era stato idealmente al nostro fianco in questi mesi di organizzazione.
Anche il sindaco di Collegno Francesco Casciano è stato tra noi, giungendo con la sua inseparabile bicicletta,  testimoniando ancora una volta l’importanza di un lavoro comune su un territorio allargato che, superando i confini cittadini, affronti con maggior efficacia i problemi del nostro tempo.
Sono inoltre grata alle associazioni dei comuni limitrofi che hanno voluto essere presenti: Firmato Donna di Pianezza (immancabili!!!) e Se Non Ora, Quando? di Venaria Reale.
E poi sono grata agli amici vari, miei e delle altre aderenti al Comitato. A chi è venuto apposta per fare foto e a chi, dopo aver scritto un articolo bellissimo, ha ringraziato noi per aver organizzato questo evento. Ai giornalisti va tutta la riconoscenza del Comitato.
Infine un mio personalissimo ringraziamento va alla mia famiglia: le mie bambine che dovevano fare i compiti e si sono adattate a farli la domenica sera pur essendo stanchissime e al mio compagno che mi ha detto “non è venendo in piazza che dimostro di sostenerti”. Lo so, me lo dimostri tutti i giorni.

mercoledì 28 settembre 2016

LA STRAGE DELLE DONNE - 80 donne uccise in 8 mesi

Quando, insieme a 4 amiche, ho fondato il Comitato Se Non Ora, Quando? - Grugliasco sentivo che era necessario fare qualcosa per migliorare la situazione delle donne in Italia. Non immaginavo però che i fatti di cronaca avrebbero mostrato una vera e propria emergenza.
Leggere la pagina del Corriere della sera "La strage delle Donne" , che tiene costantemente aggiornato l'elenco delle donne uccise per mano dei loro familiari e leggere quei nomi e quelle storie, guardare quelle fotografie, ha suscitato in noi e in tante/i altre/i donne e uomini che a noi si sono avvicinate/i, la voglia di fare qualcosa di concreto per combattere l'apatia che ancora circonda questi fatti.
Ecco allora nascere l'idea del 
che abbiamo organizzato per domenica 2 ottobre, alle ore 11,00, nella piazza 66 martiri di Grugliasco.
Ma a cosa serve un Flash mob? Quale aiuto concreto può dare alle donne vittime di violenza? Ce lo siamo chieste e abbiamo cercato di dare qualche risposta.
Innanzitutto abbiamo bisogno di cambiare la mentalità della società intera. E per farlo c'è bisogno di dimostrare che i diversi casi non sono tra di loro isolati perchè sono collegati dalla indifferenza e dalla apatia di tutti, o quasi tutti. gli italiani. Apatia che diviene complicità quando si continua a considerare la violenza sulle donne argomento da tenere all'interno delle famiglie.
Per questo bisogna parlarne, rendere visibile il coinvolgimento di tutti e pretendere una presa di coscienza collettiva.
In secondo luogo crediamo sia necessario far si che il messaggio di solidarietà verso le donne vittime di violenza non duri solo un giorno ma sia stabilmente visibile.
Abbiamo quindi proposto a tutti coloro che hanno un'attività su strada o presenza di pubblico nei propri locali (attività commerciali o produttive, istituti scolastici, associazioni, ecc.) di esporre una vetrofania, appositamente creata, che renda immediatamente chiaro alle donne in difficoltà che esiste una rete di persone intorno a loro che non le giudicherà se troveranno la forza di sottrarsi alla violenza.

In terzo luogo, a coloro che aderiranno al progetto intendiamo fornire anche alcune informazioni che riteniamo importantissime la prima delle quali riguarda l'esistenza a Grugliasco di uno Sportello d'ascolto per le donne al quale indirizzare le donne che necessitano d'aiuto.

mercoledì 25 maggio 2016

Grugliasco e la nuova stazione SFM5: un'occasione da non perdere

E’ del 16 maggio scorso la notizia della firma della modifica dell’Accordo di Programma “per l’attuazione delle opere infrastrutturali necessarie all’attivazione della futura linea del sistema ferroviario metropolitano, denominata SFM5 (Orbassano – Torino Stura – Chivasso)”. Per i grugliaschesi questo significa che nei prossimi anni verrà messa in funzione una nuova linea ferroviaria che, fermandosi presso borgata Quaglia collegherà la nostra città da un lato all’ospedale di Orbassano, dall’altro all’aeroporto di Caselle, passando per il centro di Torino.
Per comprendere appieno l’importanza di questa decisione bisogna però ricordare cos’è il Sistema Ferroviario Metropolitano di Torino.
Il servizio ferroviario metropolitano di Torino (SFM) è un sistema di trasporto pubblico locale composto da 8 linee per un'estensione totale di 500 km, 358 collegamenti giornalieri e 93 stazioni collegate.
La rete offre un collegamento fra i centri dell'area metropolitana di Torino e delle contigue province di Cuneo e Asti con la città di Torino, permettendo coincidenze cadenzate tra i treni del servizio ferroviario regionale (SFR Piemonte), i treni lunga percorrenza e i treni alta velocità, i servizi interurbani della Provincia di Asti, Cuneo e Torino, la metropolitana di Torino, la rete tranviaria di Torino e la rete di autoservizi del capoluogo.
L'aspetto più interessante della realizzazione del SFM è che la rete utilizzata era quasi completamente esistente: l’intervento maggiore resosi necessario è la costruzione del passante ferroviario (cioè l'attraversamento di Torino, terminato nel 2012) che ha sostituito la linea storica sullo stesso percorso.

Tutto ciò significa alcune cose:
  • che il maggiore vincolo strutturale alle scelte compiute era dato dal dover rispettare i percorsi esistenti;
  • che a Grugliasco, in cui già passa la linea 3 (da porta nuova a Susa e Bardonecchia), la fermata della linea 5 in via di realizzazione era possibile solo nei pressi di via Crea, nel tratto vicino alle Gru, poiché da lì la trincea ferroviaria devia verso Orbassano;
  • che esistono alcuni vincoli lungo quella linea che impediscono di realizzare la fermata nei pressi di corso Allamano: tra questi le quote a cui scorrono i binari e l’impossibilità di realizzare un parcheggio di interscambio.

La nuova fermata è prevista nei pressi di Borgata Quaglia, in posizione esattamente baricentrica tra le borgate Lesna e Quaglia.

Tra i numerosi lati positivi della sua realizzazione possiamo elencare:
  • il collegamento diretto all’ospedale di Orbassano che attualmente non risulta facilmente raggiungibile da Grugliasco con il TPL;
  • il collegamento diretto col centro di Torino e con gli altri nodi della rete, in particolare con l’aeroporto di Caselle;
  • l’alleggerimento del traffico veicolare verso il centro commerciale, in particolare di quello dei lavoratori, con miglioramento della qualità dell’aria;
  • l’offerta di un nuovo servizio di trasporto agli abitanti delle borgate Quaglia e Lesna; in particolare in borgata Lesna sono insediate alcune attività che beneficerebbero del potenziamento del TPL: la zona industriale, in lenta ripresa; l’Enaip, scuola di formazione professionale che accoglie studenti da un ampio bacino intorno a Grugliasco; alcuni istituti scolastici;
  • il potenziamento dei trasporti per le scuole situate nel complesso del Barocchio.

Naturalmente, una volta entrata in funzione la linea ferroviaria, dovrà anche essere messa in funzione una diversa rete dei trasporti su gomma che la integri completandola.


Gli interventi permetteranno la messa in esercizio dell’insieme delle opere (tutte le stazioni fino ad Orbassano) entro il 2020.

martedì 17 maggio 2016

Grazie a te, Piero!

Stasera ho ricevuto dallo staff di Piero Fassino il file del programma elettorale e l'invito ad un aperitivo che Piero intende offrire a chi, come me, ha contribuito a scriverlo.
Dopo anni di militanza politica è la prima volta che un candidato ad una carica monocratica intende ringraziarmi - io rappresento però le tante persone che hanno lavorato con me - per aver messo al suo servizio le mie competenze.

Nonostante sia stato impegnativo, in questa fase, ricoprire il ruolo di responsabile per le politiche ambientali all'interno della Segreteria del PD metropolitano è stato emozionante ritrovare tra quelle pagine i temi elaborati con Angela Massaglia ed il Forum Ambiente del PD metropolitano.

Ringrazio Enzo Lavolta e il tavolo Ambiente e Sostenibilità del Posto delle idee che hanno accolto integralmente quanto da noi elaborato.



lunedì 16 maggio 2016

Grugliasco, le donne e "la sindrome del panda" - storia di una disparità di genere che si fa fatica a riconoscere

Quando su 19 votanti 17 sono uomini, capita che 3 uomini votino contrario e uno si astenga: anche per questo è importante che nei consigli comunali si realizzi davvero la parità di genere

Mercoledì 11 maggio 2016, nel corso del Consiglio Comunale, è stata discussa la mozione "Intitolazione nuove vie - Precedenza a figure femminili" da me presentata. La mozione è stata generata dalla scoperta, che mi ha lasciata sbalordita, che a Grugliasco su 239 vie esistenti solo 3 sono dedicata a donne (a uomini 139). 
Naturalmente lo stupore non nasce solo dai numeri: stupefacente è che le uniche tre donne siano grugliaschesi mentre i 139 uomini sono stati scelti indipendentemente dal luogo di nascita come se di donne non grugliaschesi non ci fosse nessuna degna di pari onore).
Nello scrivere tale mozione, consapevole che i temi legati ai diritti devono essere prima di tutto introiettati e fatti propri, ho scelto di non essere categorica nella richieste e ho formulato questo dispositivo:

"S’IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

qualora si verifichi l’occasione di ampliare la toponomastica cittadina e non vi siano ragioni documentate per decidere altrimenti, a optare per una figura femminile, in modo da sanare, per quanto possibile, l’evidente diversità di trattamento tra figure maschili e femminili degne di memoria".

era mia intenzione infatti lasciare libera scelta all'amministrazione in casi particolari (fatti di cronaca rilevanti, stragi, atti eroici o fondamentali per la storia, ecc.): la precedenza a figure femminili era da intendersi come criterio di scelta nei casi in cui si dovesse scegliere tra una rosa di nomi.
Nell'illustrazione orale della mozione ho ricordato che anche una donna fondamentale per la storia mondiale, come Rita levi Montalcini, pur provenendo da una famiglia ricca e colta, al momento di iscriversi all'Università ha dovuto lottare contro il padre che riteneva lesivo lo studio per il suo ruolo di sposa e madre (leggi qui) e che quindi, se per le donne avere accesso all'istruzione è sempre stato difficile o impossibile, quelle poche che sono riuscite comunque a distinguersi meritano doppiamente di essere ricordate e prese ad esempio.
Con mio grande stupore però alcuni consiglieri (di minoranza ma anche di maggioranza - devo ricordare che le uniche donne votanti eravamo io e la Presidente del Consiglio) hanno interpretato la quarta premessa

"nonostante l'evidente discriminazione che, almeno fino al secolo scorso, ha impedito alle donne di esprimere in piena libertà le proprie competenze e i propri talenti, molte di loro si sono distinte nei più diversi campi delle scienze, dell'arte, del lavoro, ecc."

come incriminante nei loro confronti che invece, han detto, le donne non le hanno mai discriminate.
Paradossale mi è sembrato inoltre l'intervento di un consigliere del Movimento 5 stelle (che si era candidato a sindaco 4 anni fa) che ha proposto degli emendamenti che, di fatto, trasformavano la mozione da una richiesta di "precedenza alle figure femminili" in una richiesta di redazione di regolamento per la toponomastica proprio "per non discriminare le donne".
La "sindrome del panda" - la paura di farsi trattare come animali da proteggere e non in grado di autodeterminare il proprio futuro - è un argomento noto, già trattato da esperti e la letteratura sul tema è varia. Ma quando certe osservazioni sono fatte da un uomo - in un consesso che quando è al completo vede la presenza di 3 donne su 24 eletti - perdono completamente di credibilità.
In ogni caso su 19 votanti (alcuni consiglieri avevano ritenuto non interessante questa parte del consiglio ed erano tornati a casa, altri hanno sfilato la tessera in segno di palese disinteresse) la mozione è passata con 15 voti favorevoli, 1 astenuto (della maggioranza) ed il voto contrario dei 3 consiglieri del Movimento 5 stelle. 

Ecco la mozione completa:

MOZIONE: INTITOLAZIONE NUOVE VIE – PRECEDENZA A FIGURE FEMMINILI

PREMESSO CHE
  •  la parità tra donne e uomini è uno dei valori fondanti dell'Unione europea.
  •  la moderna normativa italiana sulle pari opportunità è anticipata, in Italia, già dalla Costituzione agli artt. 3, 37, 51 e 117.
  • la Storia patria è basata sul lavoro e il sacrificio di uomini e donne che in pari misura hanno collaborato alla sua unità, fondazione e crescita.
  • nonostante l’evidente discriminazione che, almeno fino al secolo scorso, ha impedito alle donne di esprimere in piena libertà le proprie competenze e i propri talenti, molte di loro si sono distinte nei più diversi campi delle scienze, dell’arte, del lavoro, ecc.
CONSIDERATO CHE

la città di Grugliasco non è dotata di un regolamento per la toponomastica che descriva i criteri di denominazione dei luoghi e delle vie e l’attribuzione di nomi alle nuove strade segue, genericamente, i seguenti criteri:
  • rispondenza a toponimi popolari ancora noti e vivi presso la gente del luogo oppure desunti da documenti storici;
  • scelta di toponimi celebrativi legati alla città e al suo territorio, o richiamo di personalità, eventi e realtà di rilevanza nazionale e internazionale (tali da rappresentare valori non effimeri, non legati alla convenienza del momento, ampiamente condivisi e indicativi della sensibilità e dell’interesse dell’intera comunità cittadina);
  • scelta di toponimi di richiamo geografico (corso Torino, strada antica di Rivoli, …).
CONSTATATO CHE
  • da una prima ricognizione risultano presenti nello stradario grugliaschese 239 vie;
  • dalla stessa ricognizione risulta, intitolata ad una donna, solo tre vie (oltre ad una via dedicata genericamente alla ricorrenza dell’8 marzo);
  • che queste tre vie, confrontate con le 138 vie intitolate agli uomini, rappresentano solo il 2,2%;
S’IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

qualora si verifichi l'occasione di ampliare la toponomastica cittadina e non vi siano ragioni documentate per decidere altrimenti, a optare per una figura femminile, in modo da sanare, per quanto possibile, l'evidente diversità di trattamento tra figure maschili e femminili degne di memoria.
Grugliasco, 30 novembre 2015                                                                                      Emanuela GUARINO

lunedì 9 maggio 2016

E il M5star sceglie di non presentarsi nell'82% dei comuni al voto...

Si susseguono gli articoli inerenti la decisione del Direttorio 5star di non accreditare le liste in molti comuni italiani. Circa l'82% delle liste già pronte sarebbe stato bloccato senza motivo apparente.
Sorge il dubbio che a Roma, i burattinai, si siano accorti che quando i grillini si trovano ad amministrare decidono di seguire le leggi - cercando di fare il bene dei loro cittadini - invece di seguire le indicazioni centrali. Ecco quindi che a mettere le mani in pasta le mani ce le si sporca. E non lo dico nel senso negativo del termine ma anzi, nel senso che si usava un tempo, quando le mani sporche per aver lavorato erano segno di onore. E allora i grillini amministratori scoprono che ci vuole un nonnulla per essere indagati, un nonnulla per non poter più gridare alla casta altrui.
Ecco svelato perchè il Direttorio ha deciso di avere meno amministratori possibili, puntando su pochi, visibili e controllabili (forse).
Perchè a loro interessa rimanere a Roma ancora un giro, assicurarsi la poltrona, non amministrare bene l'Italia.
Perchè se le sirene che annunciano che anche i grillini possono essere indagati iniziano a non essere più casi sporadici non ci si può nascondere dietro all'espulsione del presunto traditore ma tocca ammettere che l'era dei moralizzatori è finita, ed è iniziata l'era degli uomini di buona volontà che non sono per nulla diversi dagli uomini di buona volontà che in migliaia militano sotto le bandiere di altri partiti.

mercoledì 20 aprile 2016

Dalla padella alla brace: come utilizzare e diffondere la pornografia definendola una goliardata


E pensare che sono i vigili urbani.
E che non ne facevano uso a casa loro, in solitudine, ma in ufficio - in un ufficio pubblico. Il loro capo dichiara "ma non erano appese in ufficio, erano nello spogliatoio maschile" come se fosse una scusante. Come se lo spogliatoio non fosse il luogo dove indossano la divisa - per calarsi nel ruolo di forza dell'ordine - e magari anche la fondina con la pistola, perchè a loro si rivolgono i cittadini quando sentono di aver bisogno di protezione e aiuto.
I vigili urbani di Venaria Reale, ed evidentemente anche il loro capo, considerano normale e goliardico fare uso della pornografia. E con loro anche il giornalista.
Mi chiedo - ricordando una frase dettami da una giornalista alla presentazione ufficiale di Se Non Ora, Quando - Grugliasco, circa un anno fa - se l'articolo sarebbe uscito con quelle parole, pronunciate dal giornalista  "i vigili urbani della città hanno deciso di oscurare i vetri delle ampie finestre degli spogliatoi con fotografie di donne nude rivolte verso l’interno. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano" se a dirigere La Stampa e la sua redazione fosse stata una donna.
Perchè a me sembra strano, proprio per nulla normale, che cose di questo genere possano accadere.
Non si eleva sugli altri neanche il sindaco, evidentemente prima maschio e poi rappresentante dei cittadini e delle cittadine. Un sindaco rappresentante anche di quegli adolescenti che leggendo i titoli su questa vicenda penseranno che sia "normale" pagare le donne (come? quanto? volontariamente o no?) per essere usate come oggetto dagli uomini.

E poi, insomma, nello spogliatoio del proprio ufficio si possono fare tante cose, anche quelle per le quali si sente il bisogno di usare le immagini pornografiche a portata di mano.


lunedì 18 aprile 2016

Un'azienda di Grugliasco per la ricostruzione della sanità in Iran - una commessa per 50 milioni di euro

Era il 25 gennaio scorso quando l'Italia intera criticò la scelta di qualche addetto museale di coprire le statue che potevano risultare offensive per il Presidente della Repubblica islamica dell'Iran, Hassan Rouhani.
Quella scelta - di cui tutti rifiutarono la paternità - divenne quindi la notizia del giorno offuscando la grande importanza che la visita rivestiva per i rapporti Italia-Iran non solo dal punto di vista istituzionale ma, soprattutto, per le imprese italiane.
Ne parlarono invece abbondantemente le testate economiche con titoli che non nascondevano l'importanza dell'evento sottolineando il buon lavoro del Premier Renzi e del Governo nel suo insieme sulla politica industriale estera.

Il sole 24 ore: Italia-Iran raffica di accordi
RaiNews: Italia-Iran, siglati 7 accordi istituzionali e 10 industriali
Ministero della Salute: collaborazione sanitaria tra Italia e Iran

A distanza di poco più di due mesi gli esiti di quell'accordo avranno ricadute positive anche a Grugliasco, dove ha sede operativa la più importante azienda italiana nel campo delle sale operatorie mobili.

Risale a mercoledì scorso infatti, in occasione del Business Forum italo-iraniano, la  firma tra il Ministro della Sanità iraniano e il Gruppo Dimensione del Protocollo per la fornitura di 30 unità ospedaliere per 50 milioni di euro, alla presenza di Ivan Scalfarotto, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico e membro della delegazione guidata da Matteo Renzi. 



domenica 17 aprile 2016

16 aprile 2016 - Presentate le linee programmatiche per la Città Metropolitana

Finalmente ieri, 16 aprile 2016, ho consegnato nelle mani di Piero Fassino e presentato all'Assemblea Programmatica del Partito Democratico, il documento Politiche ambientali - Proposte programmatiche per la Città Metropolitana.



Il documento nasce dalla convinzione che l'elezione del Sindaco metropolitano, sebbene affidata solo ai residenti nel capoluogo, debba essere fatta sulla base di programmi estesi all'intero territorio metropolitano.
I contenuti, elaborati grazie al lavoro a più mani del Forum Ambiente del PD Metropolitano guidato da Angela Massaglia, sono quindi stati recepiti - pressochè in toto - dal Tavolo Ambiente del Comitato per l'elaborazione del programma di Piero Fassino ed integrati dalle scelte programmatiche per la Città di Torino.

Qui di seguito il mio discorso:






Politiche ambientali - Proposte programmatiche per la Città Metropolitana









domenica 3 aprile 2016

La qualità del cibo per i nostri bambini, una scelta di responsabilità


La scelta del cibo biologico nella mia famiglia l'abbiamo fatta già da qualche anno. Sappiamo che non è tutto oro quello che luccica (e che non tutte le etichette sono realmente delle garanzie) ma da qualche parte bisognava pur cominciare.
Questo per noi ha comportato una serie di rinunce: innanzitutto il costo, che ci porta a usare per il cibo risorse che potremmo utilizzare diversamente, e poi il non poter fare la spesa dove comodo ma cercando il negozio adatto. A me in particolare pesa il non poter fare la spesa al mercato - che mi è sempre piaciuto tantissimo - perchè non vi è alcuna garanzia di provenienza dei prodotti.
Per questo ho sempre apprezzato la scelta della Città di Grugliasco di occuparsi "veramente" del cibo che viene servito nelle mense scolastiche, senza demandarne ad altri le scelte qualitative.
E i dati emersi in questi giorni sui giornali dimostrano come questa sia - nel panorama del torinese -una scelta azzeccata e di responsabilità.
Nell'articolo odierno su Repubblica Federica Cravero ricorda infatti come in 63 comuni del torinese - così come emerso in uno studio dell'Università - vengano assegnate le concessioni per la ristorazione scolastica nelle scuole con il criterio del massimo ribasso e che spesso non vi siano vere garanzie nei capitolati d'appalto su cosa viene servito ai bambini.

venerdì 1 aprile 2016

Rifiuti mercatali e giornate di vento: la risposta all'interrogazione


Era il 15 febbraio quando ho pubblicato questa interrogazione circa le modalità di raccolta differenziata sui mercati di Grugliasco. Pochi giorni prima infatti un forte vento aveva causato, ancora una volta, lo spostamento in diverse zone della città - ed in particolare in alcune aree verdi - di sacchetti di plastica tanto visibili quanto dannosi per l'ambiente.
L'Amministrazione, così sollecitata, ha chiesto al Cidiu di studiare una possibile soluzione al problema ed ora è finalmente giunta la risposta.
Non resta che sperare che la proposta avanzata da Cidiu venga sperimentata al più presto, io continuerò a seguirne gli sviluppi.

lunedì 7 marzo 2016

6 marzo 2016 - una bella giornata, per SNOQ Grugliasco e per le donne torinesi


                                                            Ma bouche dans les bras

Come annunciato la giornata del 6 marzo è stata piena di avvenimenti che hanno anticipato il tema dell'8 marzo - Giornata Internazionale della Donna.

Se Non Ora, Quando? - Grugliasco ha scelto di partecipare a diverso titolo a due iniziative torinesi: la manifestazione Just the woman I'm, organizzata dal CUS per la raccolta fondi per la ricerca contro il cancro e per la promozione della salute come buona pratica e il dibattito Libere? Emozioni e riflessioni sulla libertà delle donne alla luce delle differenze sociali e culturali nelle sfide dei nostri giorni.

In particolare in quest'ultima iniziativa (promossa dal Gruppo PD in Consiglio Comunale a Torino, ed in particolare dalla consigliera Lucia Centillo - che in Città Metropolitana è delegata a Diritti sociale, Parità e Welfare - e dalla consigliera Laura Onofri - presidente della Commissione Diritti e Pari opportunità) Snoq Grugliasco ha avuto l'immensa soddisfazione di far esibire la Junior Company Denise Zucca davanti al Sindaco Piero Fassino e di ricevere i suoi complimenti.

Sono stati presentati alcuni estratti da Ma bouche dans les bras, lo spettacolo che ha debuttato a Grugliasco lo scorso dicembre. In particolare è stato apprezzata dal pubblico la dedizione di queste/i giovanissime/i danzatrici e danzatori e la volontà della loro direttrice, Denise Zucca, di affrontare temi tanto delicati quanto - purtroppo - all'ordine del giorno.

Di seguito alcune immagini della giornata.


Denise Zucca - La soddisfazione finale


con Piero Fassino e Anna Cuntrò


La Junior Company di Denise Zucca con Lucia Centillo e Laura Onofri



Il cielo su Torino


con Anna Cuntrò


Alessia Farinella

venerdì 4 marzo 2016

Arriva un altro 8 marzo e noi, di SNOQ Grugliasco, siamo stanche...




Arriva un altro 8 marzo e ci troviamo, a distanza di un anno, a discutere nuovamente di condizione femminile.  Noi del Comitato Se Non Ora, Quando? di Grugliasco siamo stanche. Le cose fatte negli ultimi mesi, in occasione del 25 novembre (giornata contro la violenza sulle donne) e nella creazione e messa in scena dello spettacolo Ma bouche dans les bras (debuttato il 18 dicembre all’interno della rassegna Natale insieme) ci hanno obbligate a parlare molto di violenza, di diritti delle donne, della necessità di fare leva sempre sulla nostra forza interiore per reagire alla difficoltà ed andare avanti.
Per questo motivo, in occasione di questa prossima ricorrenza avevamo voglia – e con noi, pare, anche le altre associazioni o istituzioni con cui collaboriamo – di dare un taglio più ottimista alle iniziative a cui parteciperemo.

Domenica 6 marzo sarà una giornata intensa.
Un gruppo di noi parteciperà a JUST THE WOMAN I AM, evento organizzato dal Sistema Universitario torinese a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. Saremo presenti con i nostri figli, con le nostre amiche, e marceremo al fianco delle istituzioni grugliaschesi.
Al termine della manifestazione (18,30) ci sposteremo al Teatro Vittoria di Torino, dove si svolgerà "LIBERE? Emozioni e riflessioni sulle libertà delle donne alla luce delle differenze culturali e sociali nelle sfide dei nostri giorni" un dibattito, a cura del Gruppo Consiliare PD del Comune di Torino, sulla condizione delle donne e le discriminazioni di genere. 
Il nostro apporto all'evento sarà esclusivamente artistico: con degli estratti da Ma bouche dans les bras la Junior Company del CSD Denise Zucca introdurrà  i temi della serata sull'onda delle emozioni che la danza sa suscitare quando unisce al virtuosismo l'impegno civile e sociale.

Martedì 8 marzo saremo invece a Grugliasco.
Abbiamo scelto di aderire al momento di riflessione proposto dalla Presidentessa del Consiglio Comunale, con delega alle Pari Opportunità, Florinda Maisto, insieme ad altre associazioni del territorio. Il tema dell’incontro, in linea con la scelta di essere “positive”, è “Le risorse della donna”.
In questa occasione - che si svolgerà in biblioteca alle 17,00, io ho scelto di non intervenire per lasciar parlare due donne grugliaschesi, aderenti al Comitato, entrambe nel proprio campo donne di successo, portatrici di esperienze completamente diverse.

Alessia Farinella, ricercatrice e docente a contratto di Pedagogia speciale presso l’Università di Torino, ci parlerà della “resilienza” femminile, la capacità delle donne di assorbire le difficoltà della vita “senza rompersi”.

Anna Cuntrò, un passato da sindacalista ed ora assessore a Grugliasco, con deleghe particolarmente delicate (Politiche del lavoro, dell’occupazione e formazione professionale; Welfare, politiche sociali e dell’integrazione, attività di sostegno al reddito, Risorse umane ed altro) che le offrono un osservatorio privilegiato sulla condizione femminile nella società e sulla capacità delle donne di farsi carico del disagio economico e sociale di questi anni: il suo intervento ci parlerà del particolare apporto che le donne sanno dare alla politica avendo un punto di vista “altro” rispetto a quello maschile.