venerdì 3 marzo 2017

3 Marzo 2017 - Convegno sul Regolamento Edilizio Unico Nazionale a Grugliasco

In questi giorni in sede nazionale si sta discutendo la bozza di Regolamento Edilizio Unico nazionale. Il documento presentato dal governo è ora (entro il 20 aprile prossimo) in fase di recepimento da parte delle regioni e, nei successivi 180 giorni, dovrebbe essere recepito dai comuni. 
Dopo averne parlato in sede di Commissione Tecnica Urbanistica con l'assessore regionale Alberto Valmaggia ho avuto l'idea, poi sviluppata con il Presidente della Fondazione per l'Architettura di Torino Giorgio Giani, di anticipare le consultazioni con gli ordini e con gli altri enti con un convegno aperto e trasmesso in streaming.

Tale convegno si è svolto il 3 marzo scorso a Grugliasco ed io, in qualità di promotrice dell’evento, ho avuto l’onore di moderarlo.



La platea era piena e variegata, formata da liberi professionisti e dipendenti pubblici oltre che da qualche rappresentante delle amministrazioni del territorio. Gli interventi, che hanno approfondito l'argomento da diversi punti di vista possono a ragion veduta essere la base di lavoro per i funzionari regionali che stanno istruendo la materia e contribuire all'utilità della nuova normativa comune.
Si è parlato dalla necessità di avere norme comuni per le amministrazioni contermini e di quella di parlare lo stesso linguaggio nelle diverse parti d'Italia per i professionisti che lavorano non solo in Piemonte; alcuni interventi hanno poi approfondito aspetti specifici della bozza (in particolare delle definizioni che sono state inserite nell’allegato A).




Un intervento particolarmente apprezzato è stato quello introduttivo del Sindaco di Grugliasco Roberto Montà che, nel salutare i convenuti, ha ricordato il particolare punto di vista degli amministratori: è infatti oggi assolutamente necessario che tutte le nuove leggi che incidono sulla forma urbana e sul governo del territorio abbiano come comune denominatore la semplificazione delle norme e del linguaggio. Gli adempimenti richiesti alle aziende che intendono insediarsi o ampliare la propria attività non devono infatti essere tali da scoraggiare gli investimenti: ben vengano quindi norme comuni estese al territorio nazionale che – senza trascurare salvaguardia dell’ambiente in generale e del suolo in particolare – siano però semplici e non di volta in volta, o di luogo in luogo, interpretabili in maniera diversa.


Favorire chi crea lavoro deve infatti essere un obiettivo sempre presente nella mente del legislatore.

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