La prima volta che ho pensato che
mi sarebbe piaciuto rendermi utile alla mia città avevo 24 anni e mi ero appena
laureata. Negli anni questa idea non mi ha mai abbandonata e, negli ultimi 4
anni, a Grugliasco, ho avuto modo di provare a realizzare questo sogno.
La mia prima elezione in
consiglio comunale a Grugliasco la devo ad alcuni amici che hanno avuto fiducia
in me. Sedere in quell’aula, affrontare la responsabilità di decidere per i
miei concittadini – pur nei limiti delle possibilità concesse ai consiglieri – mi
ha fatto capire quando è importante affrontare il ruolo che si ricopre con
serietà, cercando di approfondire gli argomenti che di volta in volta si devono
affrontare, e che non è concesso a nessuno occuparsi della cosa pubblica senza
metterla al primo posto.
Non ci si candida per sfoggiare
un titolo – perché i titoli diventano tali solo se li si interpreta con serietà;
non ci si candida per avere una
rivalsa sociale – perché è necessario chiedersi cosa noi siamo in grado di dare
alla Città e non viceversa;
non ci si candida pensando alla
politica come a una fonte di reddito – perché questo porta inevitabilmente a
mettere il proprio guadagno davanti all’interesse della collettività.
La più grande delusione che ho
avuto dalla politica è dovuta al fatto che troppa gente ha smesso di dare a
questa parola il significato alto e nobile che le attribuisco io. Certo, molti
hanno deluso. Ma per ogni uomo che ha usato la politica per altri scopi ci sono
centinaia di militanti, di dirigenti, di consiglieri ed eletti dei diversi
enti, che alla cura della cosa pubblica, alla ricerca di soluzioni che
agevolino la vita ai cittadini – soprattutto i più socialmente deboli, hanno
sacrificato ore del proprio tempo libero, del tempo da dedicare alla famiglia,
e anche risorse economiche e intellettuali.
Ed è per questo che torno a
candidarmi. Perché penso che l’impegno e il buon esempio siano in grado di
arginare sia la sensazione di sfiducia che si sta diffondendo sia l’insana idea
che ci si possa improvvisare amministratore del bene pubblico senza avere la
necessaria conoscenza del funzionamento di una città.
Ma la politica non è l’unico modo
per contribuire al miglioramento della società. L’ho capito avendo modo di
conoscere da vicino le tante associazioni che operano a Grugliasco. L’ho
apprezzato perché queste associazioni hanno coinvolto le mie figlie in attività
tanto divertenti quanto formative lungo quel percorso di crescita come
cittadine che volevo far loro percorrere.
Ed ecco che anche io ho sentito
la necessità di impegnarmi in questo senso,
coinvolgendo quante più persone possibile su un tema che ho sempre sentito
fondamentale: l’emancipazione femminile e il contrasto alla violenza sulle
donne.
Nel 2015 ho fondato con alcune
amiche il Comitato Se Non Ora, Quando? – Grugliasco. In questi due anni abbiamo
lavorato molto, proponendo iniziative per svegliare le coscienze sui
temi legati alla violenza di genere, al femminicidio ma anche per esaltare le
qualità femminili troppo spesso date per scontate. Il gruppo è cresciuto,
trovando anche la collaborazione di associazioni ed istituzioni del territorio.
Come nel 2012 anche in queste
elezioni appoggio Roberto Montà, poiché ritengo fondamentale che possa
portare a termine le molte cose cominciate in questi cinque anni. Quando si
sceglie un sindaco non si sceglie un amico e per questo non si dovrebbe
scegliere la persona più simpatica o di aspetto più piacevole, non si dovrebbe
neanche scegliere il parente o colui che parla lo stesso dialetto: è
necessario chiedersi – come si fa quando si sceglie un medico o un avvocato - chi
sia la persona più competente, quella che più di tutte ci assicura la
conoscenza dei problemi sapendo proporre soluzioni scevre da ideologismi ma
tangibili e realizzabili.
Roberto ha queste caratteristiche
ma, nonostante il pragmatismo, non ha perso la capacità di sognare per
Grugliasco “il migliore tra i futuri possibili”. L’idea di Città che si evince
leggendo il programma elettorale della sua coalizione Scegli Grugliasco è
quella di una Città i cui principi ispiratori sono quelli dei cittadini che si
fanno comunità proponendo modelli di sviluppo socialmente e ambientalmente
sostenibili.
Ho piena fiducia nel suo operato
passato e nei progetti che propone per il futuro. Ho voglia di credere che
l’impegno e i valori in cui si crede vengano ripagati e che per Grugliasco ciò
significhi una ripresa progressiva degli investimenti pubblici e privati e
quindi del lavoro e altri cinque anni di buona e lungimirante amministrazione.
Per questo rimetto in gioco le
mie energie, per continuare a realizzare il sogno di essere utile alla mia
città.
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